Trent’anni or sono Franco Battiato auspicava il ritorno dell’”Era del cinghiale bianco”, mentre oggi noi stiamo drammaticamente affrontando l’era del maiale febbricitante, e non è la stessa cosa.
Fornisce una inaspettata speranza l’analisi che, tanto lucidamente ma altrettanto cinicamente, fornisce oggi su Repubblica il commentatore di turno, mai tanto appropriato quanto stavolta.
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/esteri/febbre-suina-1/commento-petrini/commento-petrini.html
Chissà che non si riesca finalmente a tornare, o quantomeno a riavvicinarsi un pochino, a quello che facevano i nostri nonni, cioè all’”Era del Maiale Responsabile”. Buon appetito.
Fornisce una inaspettata speranza l’analisi che, tanto lucidamente ma altrettanto cinicamente, fornisce oggi su Repubblica il commentatore di turno, mai tanto appropriato quanto stavolta.
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/esteri/febbre-suina-1/commento-petrini/commento-petrini.html
Chissà che non si riesca finalmente a tornare, o quantomeno a riavvicinarsi un pochino, a quello che facevano i nostri nonni, cioè all’”Era del Maiale Responsabile”. Buon appetito.
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PS. Tanto per spegnere i facili entusiasmi, l'articolo di apertura di Repubblica on-line è il seguente:
L'equilibrio tra l'uomo e il maiale faceva parte della società rurale, della quale facevano parte i nostri nonni e forse i nostri genitori. Pensate che si possa tornare indietro?
RispondiEliminaPer quanto riguarda il povero silvio, sono sicuro che se voi faceste parte di questa mignottocrazia, non vi lamentereste più di tanto: invidiosi comunisti.
p.s. franceschini flirta con la lega?