lunedì 2 novembre 2009

L'emergenza sicurezza

Mai, come in questo momento, molti di noi si sono sentiti tanto insicuri o seriamente preoccupati per la propria sicurezza e per quella dei propri familiari.
Diversamente, però, dalle numerose altre emergenze sicurezza del recente passato - tutte imputate alle orde barbariche che stanno varcando i sacri confini - questa volta la questione sembra molto più seria perché i barbari non c'entrano niente o sono soltanto ai margini.
Nell'arco di soltanto pochi mesi ci ritroviamo:
- un terremoto, poi un treno esploso in mezzo a una città, poi un'alluvione i quali risultano non tanto delle disgrazie quanto le più recenti scene di una infinita catena di delitti, una serie di stragi commesse da un folto ma circoscritto gruppo di cialtroni/criminali ai danni di tanta povera gente la cui unica colpa era di vivere in un paese che specula sulla vita dei propri cittadini;
- un presidente del consiglio che attenta alle nostre sicurezze costituzionali pur di non rendere conto delle sue malefatte;
- lo spettro sempre più concreto della mafia in tutte le sue declinazioni che si materializza sempre di più ed ovunque, al punto che in alcuni strati della società, nella politica (papelli & C.) come sul territorio (vedi il video dell'esecuzione di Napoli), è totalmente padrona della situazione;
- lo spettro dell'influenza A che monta sempre di più quasi sempre a causa delle strampalate e contraddittorie affermazioni del sottosegretario Fazio, le quali purtroppo si accompagnano ad un sistema sanitario che mostra una totale confusione sul da farsi;
- carabinieri canaglie che invece di fare il proprio dovere ricattano un povero idiota di politico che fa di tutto per farsi beccare mentre gioca con i suoi vizi segreti;
- almeno tre giovani uomini che, arrestati per possesso di modiche quantità di mariuana o per piccolo spaccio, entrano in una caserma dei carabinieri ed escono pochi giorni dopo in una bara;
- le forze di polizia che manifestano in piazza perché non hanno più nemmeno i soldi per mettere la benzina nelle volanti e che al massimo possono giocare a guardie e ladri. Manifestano anche perché, come la maggioranza delle famiglie italiane, iniziano ad avere pochi soldi per far vivere decentemente le proprie famiglie, mettendo così in mostra un gigantesco sentimento di disagio se non proprio frustrazione su cui soffia vorticosamente anche l'introduzione delle ronde (disagio e frustrazione che sono probabilmente sullo sfondo delle aberrazioni sopra menzionate).

Il tutto mentre un'intera classe politica (c'è da vergognarsi a chiamare classe politica una tale ciurmaglia) trascorre tutto il proprio tempo nell'ordire orrendi ricatti ed attentati nei quali risultano sempre più gretti e meschini sia i carnefici che le loro vittime, trascinando il paese in un vortice di lerciume il cui fetore risulta intollerabile soltanto per i nostri vicini europei.

Non c'è bisogno di molto altro per iniziare seriamente a preoccuparsi di uscire di casa.

martedì 21 luglio 2009

Evasione .. balneare

Da qualche anno, di questi tempi, l'Agenzia delle Entrate fa sapere che commercianti, artigiani e professionisti dichiarano - come sempre - meno dei propri operai o impiegati il che fa scatenare l'emergenza fiscale.
Tuttavia si tratta di una piccola emergenza balneare, dove tutto diventa una chiacchiera da spiaggia consumata sotto gli agognati ombrelloni. In questo modo, i 300 miliardi di euro (ultima stima dell'evasione) o giù di lì scompaiano nuovamente nella sabbia mentre non si riescono a trovare i 13 miliardi per la ricostruzione dell'Abruzzo e meno che mai si parla di riforma della tassazione delle rendite finanziarie, già a suo tempo indicata da questo blog come una concreta soluzione anche alle esigenze della ricosctruzione delle zone terremotate.
Forse saremmo daccordo, per una volta, a scatenare una bella nuova emergenza - che tanto piace al nostro pubblico - una vera e propria emergenza fiscale per combattere la quale appoggeremmo decisamente volentieri la costituzione delle ronde antievasione, dei giovanotti in borghese che girano per negozi, botteghe e studi professionali vari (tanto per citare i primi della lista stilata dal Ministero delle Finanze per il 2008) e che fanno immediato rapporto alla Guardia di Finanza dell'eventuale frode fiscale rilevata nel loro girovagare. Una sorta di ausiliari del traffico fiscale, che forse sarebbero ben più utili rispetto a dubbi figuri alla caccia di immigrati clandestini.

venerdì 3 luglio 2009

Walterworld

Walter Veltroni è tornato a parlare, e dire che ci eravamo adattati facilmente alla sua assenza.
Forse sono iniziate le riprese del sequel di Wa(l)terworld, uno dei capolavori del cinema catastrofistico. La trama è semplice: si lancia una sfida senza senso e si commette qualsiasi azione pur di perderla, trascinando tutti gli altri nel baratro.
Tuttavia non si riesce a capire cosa altro voglia riuscire a perdere il nostro Walter che non abbia perso già.

giovedì 2 luglio 2009

Ci scusi Presidente

On. Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
ci scusi ma non riusciamo a comprendere come Lei non voglia intromettersi in una questione che riguarda in prima persona uno dei più alti giudici di questo paese con il compito primario di far rispettare la legge fondamentale del nostro sistema, quella Costituzione di cui Lei in primis dovrebbe esserne il garante.
Non si tratta di entrare nell'agone politico dovendo stigmatizzare un comportamento che, come scrive un articolo di Repubblica, "viola il principio di terzietà del giudice il quale si colloca apertamente da una parte politica". E' il contrario Sig. Presidente, e se lei non interviene avremo d'ora in poi un giudice costituzionale - in teoria il massimo livello di imparzialità - apertamente schierato con una parte politica con l'aggravante di averlo pubblicizzato attraverso quei modi arroganti ed irrispettosi che troppo spesso competono ai rappresentanti del centrodestra.
In attesa di ulteriori sviluppi la attendiamo, caro Presidente, al vaglio di questo sciagurato DDL Sicurezza, che, conti alla mano, avrebbe contro l'ONU e molti governi stranieri, agenzie governative e non, organizzazioni di volontariato di tutto il mondo, oltre ad almeno il 60-70% della popolazione italiana.
Si ricorda, infatti, che alle ultime elezioni europee PDL+Lega hanno ottenuto il 45,5% dei voti e che le durissime parole in proposito da parte del Vaticano orienteranno l'opinione di almeno 15 di quei 45, stima assolutamente prudenziale; restano a votare la fiducia soltanto in 30.
Buon lavoro.

mercoledì 24 giugno 2009

Patto di governo

Alla fine di questo breve ma istruttivo documento video saranno noti a tutti i veri termini dell'accordo di governo che da un decennio tiene insieme Berlusconi e la Lega.
Buona visione.

lunedì 22 giugno 2009

Questa estate niente vacanze all'estero

Non bastava la storica etichetta di mafiosi, caciaroni, furbi, corrotti, corruttori e altri luoghi comuni sugli italiani che, essendo comuni, risultano comunque ampiamente giustificati.
Non bastava Berlusconi e tutto quello che è successo nella politica italiana negli ultimi quindici anni.
Ora anche il calcio, l'ultimo cemento ed orgoglio nazionale, ci ha tradito lasciandoci soli con la nostra miseria al cospetto del resto del mondo.
Non è tanto per aver perso 3 a 0 con una squadra forte come il Brasile, neanche per aver perso così male, senza la minima speranza di potersela giocare. Il vero problema è che ora non possiamo più ribattere ad un qualsiasi europeo che ci irride, ma anche si indigna a causa del nostro Presidente del Consiglio, che noi siamo i campioni del mondo.
Da oggi quel generico cittadino europeo ci riderà in faccia.
I giornali spagnoli e brasiliani già l'hanno fatto.

giovedì 18 giugno 2009

Scuole private

Notizia fresca fresca.
AGI, ore 13:11
SCUOLA: GELMINI, BONUS PER CHI STUDIA ALLE PRIVATE
Sostegno economico alle scuole paritarie. E' quanto vuole introdurre il ministro dell'istruzione Maria Stella Gelmini, secondo cui tutti hanno "il diritto di scegliere se andare alla scuola pubblica o alla scuola paritaria". In un'intervista al Corriere della Sera, Gelmini conferma la volontà di realizzare "una riforma che dia la possibilità di accedere ad un bonus a chi vuole frequentare" le paritarie, "un po' come succede in Lombardia".

Giusto, diciamo noi, ognuno ha il sacrosanto diritto di scegliere, lo dice anche la nostra Costituzione.
Peccato, però, che la Costituzione immediatamente dopo specifica "senza oneri per lo Stato", il che sta semplicemente a significare l'impossibilità di attuare questa riforma.
Inutile qualsiasi altra parola o polemica, perché non si tratta di difendere la scuola pubblica o quella privata: semplicemente non si può fare.