martedì 21 luglio 2009

Evasione .. balneare

Da qualche anno, di questi tempi, l'Agenzia delle Entrate fa sapere che commercianti, artigiani e professionisti dichiarano - come sempre - meno dei propri operai o impiegati il che fa scatenare l'emergenza fiscale.
Tuttavia si tratta di una piccola emergenza balneare, dove tutto diventa una chiacchiera da spiaggia consumata sotto gli agognati ombrelloni. In questo modo, i 300 miliardi di euro (ultima stima dell'evasione) o giù di lì scompaiano nuovamente nella sabbia mentre non si riescono a trovare i 13 miliardi per la ricostruzione dell'Abruzzo e meno che mai si parla di riforma della tassazione delle rendite finanziarie, già a suo tempo indicata da questo blog come una concreta soluzione anche alle esigenze della ricosctruzione delle zone terremotate.
Forse saremmo daccordo, per una volta, a scatenare una bella nuova emergenza - che tanto piace al nostro pubblico - una vera e propria emergenza fiscale per combattere la quale appoggeremmo decisamente volentieri la costituzione delle ronde antievasione, dei giovanotti in borghese che girano per negozi, botteghe e studi professionali vari (tanto per citare i primi della lista stilata dal Ministero delle Finanze per il 2008) e che fanno immediato rapporto alla Guardia di Finanza dell'eventuale frode fiscale rilevata nel loro girovagare. Una sorta di ausiliari del traffico fiscale, che forse sarebbero ben più utili rispetto a dubbi figuri alla caccia di immigrati clandestini.

venerdì 3 luglio 2009

Walterworld

Walter Veltroni è tornato a parlare, e dire che ci eravamo adattati facilmente alla sua assenza.
Forse sono iniziate le riprese del sequel di Wa(l)terworld, uno dei capolavori del cinema catastrofistico. La trama è semplice: si lancia una sfida senza senso e si commette qualsiasi azione pur di perderla, trascinando tutti gli altri nel baratro.
Tuttavia non si riesce a capire cosa altro voglia riuscire a perdere il nostro Walter che non abbia perso già.

giovedì 2 luglio 2009

Ci scusi Presidente

On. Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
ci scusi ma non riusciamo a comprendere come Lei non voglia intromettersi in una questione che riguarda in prima persona uno dei più alti giudici di questo paese con il compito primario di far rispettare la legge fondamentale del nostro sistema, quella Costituzione di cui Lei in primis dovrebbe esserne il garante.
Non si tratta di entrare nell'agone politico dovendo stigmatizzare un comportamento che, come scrive un articolo di Repubblica, "viola il principio di terzietà del giudice il quale si colloca apertamente da una parte politica". E' il contrario Sig. Presidente, e se lei non interviene avremo d'ora in poi un giudice costituzionale - in teoria il massimo livello di imparzialità - apertamente schierato con una parte politica con l'aggravante di averlo pubblicizzato attraverso quei modi arroganti ed irrispettosi che troppo spesso competono ai rappresentanti del centrodestra.
In attesa di ulteriori sviluppi la attendiamo, caro Presidente, al vaglio di questo sciagurato DDL Sicurezza, che, conti alla mano, avrebbe contro l'ONU e molti governi stranieri, agenzie governative e non, organizzazioni di volontariato di tutto il mondo, oltre ad almeno il 60-70% della popolazione italiana.
Si ricorda, infatti, che alle ultime elezioni europee PDL+Lega hanno ottenuto il 45,5% dei voti e che le durissime parole in proposito da parte del Vaticano orienteranno l'opinione di almeno 15 di quei 45, stima assolutamente prudenziale; restano a votare la fiducia soltanto in 30.
Buon lavoro.