mercoledì 27 maggio 2009

Continuare ad aiutare l'Abruzzo

Ricevo da cugini pescaresi e volentieri diffondo.
Anche in questo modo è possibile dare una mano all'Abruzzo.
Guardatevi questo video di un giovane comico abruzzese.
Buon divertimento.
guarda video

il volantino di Berlusconi

Questa invece è più in tema.
Ritengo sia giusto aderire all'appello di diffondere il seguente volantino elettorale che Beppe Grillo ha scritto in nome del Presidente del Consiglio on. Silvio Berlusconi.

Diversivo

Non c'entra nulla con quanto finora scritto e commentato sul nostro blog, tuttavia è una notizia splendida...

Scappa subito dopo il matrimonio con l'amico che guida l'auto nuziale

martedì 26 maggio 2009

La battaglia finale

Ebbene ci siamo. Sembra proprio che, volenti o nolenti, la battaglia finale tra Berlusconi ed il suo clan contro tutti i suoi nemici vecchi e nuovi sia iniziata.
Casus belli, mai casuale come oggi, è il "papi-gate" anche se a pensarci bene nulla meglio di questa vicenda rappresenta la profonda essenza del protagonista principale di questa storia, qualsiasi punto di vista si prenda in considerazione.
E proprio per questo, al punto in cui siamo, non potrebbe esserci miglior momento per entrambi gli schieramenti.

martedì 19 maggio 2009

il compagno Fini

L'altro ieri il presidente della camera Gianfranco Fini ha dichiarato: "Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso" e qualche giorno prima sull'omosessualità: "Il problema è che in Italia c'è una scarsa consapevolezza su questi temi, dobbiamo colmare questi ritardi e per prima cosa sconfiggere il pregiudizio, la discriminazione, la violenza".
E' finito il tempo in cui la laicità e la difesa dei diritti civili erano cavalli di battaglia della sinistra o della parte progressista della società. D'ora in poi, chi protesterà contro l'invasione delle gerarchie ecclesiastiche nella nostra vita quotidiana o chi difenderà i diritti di un omosessuale sarà un seguace di Fini.
Di chi è la responsabilità di tutto ciò? Fini ne ha solo approfittato, c'era uno spazio vuoto e lui l'ha occupato.
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C'è casta e casta

I sudditi di Sua Maestà britannica hanno scoperto, secondo il giornale La Repubblica, l'esistenza anche nella loro politica di una "casta".
Infatti sembra che alcuni influenti politici, fino anche ad un ministro, si siano fatti rimborsare illecitamente dallo stato spese fino a 66.000 sterline (circa 75.000 euro) e per questo motivo il capo del governo chiede scusa alla nazione e promette di allontanare i malfattori.
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lunedì 18 maggio 2009

Cadute


In Italia i sindacalisti iniziano a cadere dal palco, anche se l'autunno è ancora lontano, ed a me sembra una bella cosa. Nulla a che vedere con la violenza e la prevaricazione, semplicemente stanchezza e rabbia per un sindacato che da troppi anni non è più un sindacato ma è una delle tante lobby di potere operanti sul nostro territorio nazionale. Speriamo sia solo l'inizio di un lungo processo che finalmente ci porti ad una società più civile e responsabile.
Nel frattempo apprendiamo che i salari italiani sono, a parità di potere d'acquisto, tra i più bassi dei paesi Ocse, al 23° posto e lo dobbiamo anche a questo sindacato.
Forse dovranno cadere dal proprio palco molti altri soggetti sicuramente più meritevoli di cadute clamorose che non il povero Rinaldini.

venerdì 15 maggio 2009

Responsabilità di un presidente

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rivolto un duro monito alla politica affinché non diffonda una cultura razzista e xenofoba proprio nel giorno in cui il Parlamento Italiano vara il “decreto sicurezza”, la legge oggettivamente più vicina alle tristemente famose leggi razziali fasciste di oltre 60 anni or sono.
http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/napolitano/retocica-xenofoba/retocica-xenofoba.html?ref=search
Speriamo soltanto che sia conseguente, il nostro presidente, e che faccia seguire alle parole le azioni e si assuma le sue responsabilità non firmando, qualora ce ne fosse la necessità, il malnato decreto. Senza scomodare la nostra Costituzione (..nessuna differenza di sesso, razza, religione, ecc.) lo faccia se non altro per rispettare l’invito dell’ONU a non attuare una legge del genere.
Non sono esperto di leggi, ma non capisco come possa accadere un simile contrasto, tant'è che non mi sembra di ricordare negli ultimi 20 anni un richiamo tanto forte da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite verso un paese occidentale.
In chiusura una piccola riflessione.
Mi sento proprio come se l’ONU in persona ce l’avesse con me, proprio come magistralmente mise in scena Massimo Troisi nella famosissima scena del discorso di Pertini sui fondi del terremoto del Belice.
Voglio rassicurare il signor ONU che io non c’entro proprio niente.
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PS. Ci si spieghi, per favore, la legittimità delle ronde.. ma se qualcuno fa le controronde, che succede?

mercoledì 13 maggio 2009

Politovskaja alla milanese

Si è parlato molto di come sarebbe andato il CasoriaGate se fosse accaduto in Inghilterra o in America. Va bene.

Ma pensate cosa sarebbe accaduto se in America se fosse uscita una dichiarazione come questa:

“Non mi sento più di casa in un gruppo che sembra un comitato elettorale, dove tutti ormai la pensano allo stesso modo, e del resto sono stati messi al loro posto ..."

rilasciata dall'ex direttore del telegiornale Mediaset, ritenuto dai benpensanti un tg equilibrato.

Anche se fosse uscita in Russia sarebbe successo qualcosa, lo avrebbero sparato, ma almeno sarebbe successo qualcosa.

In Italia silenzio. C'è un articolo a pagina 15 di Repubblica (dove il tono è quello di una vicenda di rancori personali) e un trafiletto su Allnews.

Una buona fetta di responsabilità del disastro è della stampa (tutta).

domenica 10 maggio 2009

La deriva



Mentre il Popolo delle Libertà, una Forza Nuova nel paese, si abbandona al delirio, purtroppo la risposta migliore l'ha data la CEI: l'Italia è già multietnica.

Perché l'Italia non sia multietnica si dovrebbe sterminare chi è già qui, con un lavoro regolare, paga tasse e contributi.

Quale cosa migliore di dare qualche numero? Tozzi al lavoro! Magari su quello che succederà fra dieci o venti anni, quando di italiani figli di migranti ce ne saranno almeno dieci milioni.

Brutta cosa il fascismo.

venerdì 8 maggio 2009

L'inganno della statistica

Ai commentatori del post “Fantapolitica” continuo a chiedere se hanno comunque provato ad immaginare la situazione con Prodi al posto di Berlusconi.
Confrontando, infatti, l’insieme di sensazioni che si provano nell’uno e nell’altro caso si ottiene una tripartizione di fondo delle stesse: la parte di sensazioni attribuibili al fatto che il protagonista è Berlusconi; la parte di sensazioni attribuibili al fatto che invece il protagonista è Prodi; la parte di sensazioni comuni in entrambi i casi, l’intersezione dei due insiemi iniziali, che può essere interpretata come un livello di “indignazione istituzionale”, di quell’indignazione a prescindere dal protagonista. Tanto maggiore è questa intersezione tanto più civile può dirsi un paese e viceversa. Questo, inoltre, sarebbe il tema di un sondaggio intelligente e ben posto per descrivere il reale impatto di questa vicenda nel tessuto sociale. Questa è buona statistica.
Assistiamo, invece, a qualcosa che neanche l’affezionato Cato paventava nel suo pur amaro commento.
Come può ben vedersi nell’articolo riportato in fondo, il giornale “La Repubblica”, principale sobillatore di popolo di questa vicenda, commissiona un sondaggio di dubbio profilo ed i cui risultati dicono esattamente il contrario di quello che invece l’articolo sbandiera ai quattro venti riabilitando, di fatto, il Cavaliere. Vediamo il perché delle mie affermazioni.
Primo: il sondaggio rileva soltanto qual è stato l’effetto della trasmissione Porta a Porta sugli ascoltatori. Se si guardano le tabelle - a parte che c’è scritto sull’intestazione - si scorge in nota che i rispondenti sono soltanto coloro che all’interno del campione avevano visto la trasmissione (per di più con problemi seri di rappresentatività, dal momento in cui dei 1.000 individui del panel non viene pubblicato quanti hanno visto la trasmissione, e stando all’Auditel dovrebbero attestarsi sul 10-15% della popolazione, ergo del campione). Per “Repubblica”, invece, quelle sono le risposte degli italiani.
Secondo: i risultati, anche se scarsamente significativi, dicono il contrario di quanto scrive il giornale. Infatti il 66% che ha dichiarato di avere la stessa fiducia che aveva prima significa soltanto che per questa grande maggioranza di telespettatori Vespa non ha spostato. Per contro il 20% dichiara un peggioramento del livello di fiducia ed il 13% un miglioramento, con un saldo di -7%, e questo è quantomeno curioso che la trasmissione televisiva “paggio” per eccellenza questa volta non ha prodotto consensi. Questo, peraltro, è rafforzato dai numeri della tabella sull’appetibilità del voto al PdL, con il 64% che dichiara di considerare il voto al PdL come prima, ma con il 23% che si sente meno propenso a votare PdL dopo la trasmissione, mentre l’11% si sente ancora più propenso, con un saldo negativo del 12%.
Per la prima volta nella storia la trasmissione di Vespa ha fatto perdere appeal a Berlusconi. Questo è il risultato di una “buona statistica”; Repubblica invece continua con una statistica ingannevole anche contro i propri interessi. Ma non lo fanno apposta, sono solo ignoranti.
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mercoledì 6 maggio 2009

Una ponderata riflessione...

sugli ultimi eventi che riguardano il Nostro:
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La la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
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E lo sputtanamento olé,
e lo sputtanamento che cos'è
forse è voglia di orinare senza mai farsi capire
ma la scarpa è già bagnata
e la patta è già slacciata
già c'è fuori il pendolone
fischia il vento nel calzone
olé olé
olé olé.
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E lo sputtanamento olé,
e lo sputtanamento che cos'è
forse è voglia d'imparare
abbracciare e non toccare
ma è già largo il pantalone
e robusto il pendolone
dico che è maleducato
quel che l'hanno già sgonfiato
olé olé
olé olé.
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E lo sputtanamento olé,
e lo sputtanamento che cos'è
è guardare il suo balcone
che si sa che non è in casa
è andata via a fare una cosa
sul balcone c'è le rose
e la luce ancora accesa
poi c'è lui che sputa giù
uh uh
uh uh
uh uh
uh uh
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E così un bel momento olé,
c'è lo sputtanamento olé
e così un bel momento olé,
c'è lo sputtanamento olé
olé olé
olé olé
olé olé
olé olé.
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la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
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la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
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la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
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la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
[sfumando]
la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
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http://www.youtube.com/watch?v=9YT5BZbHh_c
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P.S. A pensarci bene manca una strofa che si attagli ancora di più alla cronaca di questi giorni... sù, forza, vi chiedo uno sforzo artistico: componete un ritornello per Lui.

E poi lo mandiamo a qualcuno che lo canta...

Fantapolitica

Credo che per poter dare un giudizio equilibrato sulla querelle Berlusconi-Veronica bisognerebbe provare a giudicare questa situazione cambiando i personaggi, provando ad immaginare questo episodio nel maggio del 2007.
Pertanto la storia è questa: il presidente del consiglio Prodi è “papi” e la moglie di Prodi chiede il divorzio. Immaginiamo, ora, gli interventi degli stessi attori che sentiamo in questo momento, e ci si rende conto di tutti i veri significati di questa storia, da quelli più alti a quelli più bassi. Bisogna dare atto ai vescovi che probabilmente l’editoriale sull’”Avvenire” sarebbe stato lo stesso; ma cosa avrebbero detto gli altri?
La cosa più curiosa, però, è pensare a come avrebbe reagito ciascuno di noi. Sarebbe interessante un sondaggio su questo argomento, l’unico in grado di misurare veramente l’effetto Berlusconi.

venerdì 1 maggio 2009

1° Maggio - Festa dei Lavoratori

Come ogni anno, di questi tempi arriva il primo giorno del mese di maggio e come ogni anno, da quando almeno ho memoria, è un giorno di festa: è la Festa dei Lavoratori.
Quando ero piccolo, mi ricordo che nel giorno del Primo Maggio si respirava un’aria diversa, era un giorno diverso, il giorno in cui ogni lavoratore, contadino o operaio che fosse (allora gli imprenditori non erano ancora annoverati all’interno della categoria “lavoratori”) si sentiva leggermente più fiero di quello che era perché quella era la sua festa; per l’intera lunghezza di una giornata era lui il protagonista, lui e la sua fatica.

Oggi questa festa non è più dei lavoratori, ma è la Festa del Lavoro - almeno così ci dicono - ed è tutta un'altra cosa perché i protagonisti non sono più i singoli lavoratori ma è il sindacato, tant’è che questo giorno è diventato il giorno del concerto del primo maggio.
C’ero quella prima volta del concerto il primo maggio 1990 e mi sono divertito moltissimo, ma era ancora la festa dei lavoratori, e fare un grande concerto era un modo allora molto innovativo di fare una celebrazione che era e resta politica, nel suo senso più ampio. Così come è un atto politico rinominarla Festa del Lavoro.

E’ la festa del sindacato, dunque, festa di quel sindacato che soltanto nei primi mesi del 2008 sdegnosamente rifiutava i 2.100 esuberi che richiedeva Air France per acquistare l’Alitalia, creando i presupposti per consentire a Berlusconi e soci di mandare a monte l’accordo. Oggi, a distanza di poco più di un anno, quello stesso sindacato cerca di impietosire il governo (ancora Berlusconi) lamentando che gli esuberi non sono i 3.500 previsti e concordati con i nuovi padroni della compagnia, i famosi “patrioti”, ma sono in realtà quasi 8.000 .
Indubbiamente un anno denso di successi per i lavoratori e per il lavoro di questo paese!

Dei danni economici, poi, ottenuti con la vicenda Alitalia tratterà un prossimo post.