mercoledì 29 aprile 2009

Le responsabilità del maiale

Trent’anni or sono Franco Battiato auspicava il ritorno dell’”Era del cinghiale bianco”, mentre oggi noi stiamo drammaticamente affrontando l’era del maiale febbricitante, e non è la stessa cosa.
Fornisce una inaspettata speranza l’analisi che, tanto lucidamente ma altrettanto cinicamente, fornisce oggi su Repubblica il commentatore di turno, mai tanto appropriato quanto stavolta.
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/esteri/febbre-suina-1/commento-petrini/commento-petrini.html
Chissà che non si riesca finalmente a tornare, o quantomeno a riavvicinarsi un pochino, a quello che facevano i nostri nonni, cioè all’”Era del Maiale Responsabile”. Buon appetito.
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PS. Tanto per spegnere i facili entusiasmi, l'articolo di apertura di Repubblica on-line è il seguente:

martedì 28 aprile 2009

Dite "NO" all'elemosina del G8

(articolo pubblicato da "Metro" il 28.04.2009, pag 27)
E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine.
Dopo il terremoto, dopo l’assenza di qualsiasi azione di protezione civile, L’Aquila e dintorni dovranno subire anche il G8, con tutto il disagio che ne consegue.
Ma come si può essere tanto cinici da mettere in vetrina e in vendita la difficoltà se non il dolore delle persone coinvolte (fare pena agli stranieri ed indurli a donare soldi). Speriamo soltanto che non ci si porti avanti col lavoro inaugurando a breve il set sulla fiction che racconterà gli atti di eroica solidarietà contro una natura ed un destino cinici e bari.
Ma quel che è peggio è che il PD ed il sindacato si dichiarano d’accordo purché – tuonano - non si intralci la ricostruzione. Vergognatevi! Speriamo soltanto che quel briciolo di dignità rimasto negli amministratori delle zone colpite li porti a declinare l’offerta rinunciando a quei pochi spiccioli di elemosina che vengono promessi in cambio. E se non lo fanno loro, speriamo che siano gli abitanti dei luoghi colpiti ad impedire questo ulteriore scempio, frutto in fondo di una furbata del nostro Presidente del Consiglio per limitare l’accesso degli eventuali contestatori che da sempre si ritrovano in occasione di importanti incontri internazionali.

domenica 26 aprile 2009

Equivalenze

Approfittiamo del mezzo e lancio nel cyberspazio la domanda: vi risulta che in Germania ci sia la richiesta di equiparare le SS ai cittadini tedeschi deportati nei lagher?
Facendo "l’equivalenza" con quanto si è sentito il 25 aprile 2009 nelle tante celebrazioni ufficiali (soprattutto in quelle "più ufficiali") anche quei poveri ragazzi che vestivano la divisa delle SS erano, umanamente, degni di pietà e rispetto perché i morti sono tutti uguali e, parole di Formigoni "se erano in buona fede vanno anche onorati", stavano soltanto dalla parte sbagliata.
A me sembra, invece, che ci si confonda su quale fossero queste due parti: infatti le SS (come fascisti e repubblichini da noi) stavano dalla parte giusta della loro Lugher, cioè il manico, mentre i tanti deportati, tedeschi o altro che fossero, stavano dalla parte sbagliata, cioè davanti alla canna della pistola, soprattutto quando quella sparava.
Provi Berlusconi ad esportare questa formula di libertà in Germania, in Polonia, in Ungheria, in Cecoslovacchia o, magari, in Israele, di cui è tanto amico. Sentiamo che gli rispondono gli ebrei quando gli suggerirà di lasciarsi dietro quella brutta storia oramai superata dalla storia e che finalmente riconoscano l’umanità dei nazisti, dando loro rispetto e pietà umana. Fossi in lui starei attento al Mossad, ma mi sarei conquistato l'amicizia dell'Iran.
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Secondo pensierino. Influenza suina, sembra che sia stata dichiarata l'emergenza sanitaria in Messico e l’attenzione negli USA. Sacconi ci rassicura che non c’è problema.
Se è la stessa tranquillità elargita fino e 3 ore prima del terremoto forte a L’Aquila, io comincio a non mangiare più maiale.
Massimo Tozzi

giovedì 23 aprile 2009

Emergono i primi responsabili

Caro Cato,
lungi da me velleità censorie ma ritengo che prima di occuparsi del disastro politico ma soprattutto umano che attraversa lo schieramento di centro-sinistra, bisogna occuparsi del disastro di cose e persone che è stato perpetrato in Abruzzo.
Pertanto, pur ringraziando per il necessario momento di ilarità, torniamo ad essere seri anche perché iniziano ad emergere nomi e fatti che sembrano confermare la mia analisi, come può ben leggersi nel verbale della riunione della commissione Grandi Rischi tenuta a L’Aquila il 31 marzo 2009 pubblicata dall’Espresso.
http://speciali.espresso.repubblica.it//pdf/terremoto/verbale.pdf

Riassumo brevemente il contenuto del documento: “Possiamo prevedere i terremoti? … Boh!”

La terra trema da mesi, questi grandi esperti non sanno che pesci pigliare e alla gente non si dice nulla, anzi si raccomanda di starsene tutti tranquilli.

Per di più, da quanto riporta il verbale pubblicato dall’Espresso, anche da un punto di vista scientifico/metodologico non mi sono sembrati particolarmente ferrati.
Quello che sembrano clamorosamente ignorare è che qualsiasi previsione in qualsiasi disciplina fornisce solamente una valutazione della probabilità di accadimento di un determinato evento in base, ovviamente, alle informazioni che si hanno a disposizione.
Per quei signori, al contrario, sembra che una previsione consista esclusivamente in una data e un luogo preciso, altrimenti non si può dire niente. Mancava poco che invitassero a raccomandarsi l’anima.
Nessuno che parla di probabilità, modelli e loro attendibilità in base alle conoscenze acquisite, nessuno che fornisce informazioni su come queste curve di probabilità possano essere influenzate dalla continua e, a quanto sembra, inconsueta attività sismica (anche se ancora non si capisce se è normale o meno).

Ma soprattutto è indecente, sia da un punto di vista morale che da un punto di vista istituzionale, che la commissione Grandi Rischi di un paese che si definisce tra i primo otto del mondo in una riunione proprio sul posto a soli 5 giorni dal disastro e di fronte al rischio concreto sempre più incalzante ed allo stupore altrettanto crescente che mostrano tutti i membri che vi partecipano, non abbia terminato la riunione stessa con un protocollo preciso, motivato e dettagliato sul livello di allerta da dare alla popolazione e su tutte le azioni di natura preventiva del caso ma si sia limitata ad una attesa degli eventi che somiglia tanto al classico “tiriamo a campare” che è inammissibile per scienziati degni di questo nome.
Questi signori, intanto, sono i primi ad avere la loro piccola ma sostanziosa parte di colpa ed i nomi e cognomi compaiono in bella vista sul verbale riportato dall’Espresso.
Se non altro hanno ampiamente dimostrato di essere assolutamente inutili all’interno della commissione Grandi Rischi e se si smette di pagarli almeno risparmiamo i soldi (..lancio una “quest” per chi sapesse quantificare il compenso di questi signori).

A riprova di quanto appena detto una notizia AGI intorno alle 23.00 del 22 aprile 2009.
Terremoto: commissione Prot.Civile per prevederli
L'Italia tenterà di approfondire gli studi per prevedere e prevenire i terremoti. L'articolo 6 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, stabilisce che la Protezione Civile provvede a costituire una “commissione internazionale, composta da esperti di comprovata ed elevata professionalità in materia”. Lo scopo sarà quello di elaborare “linee guida per il futuro nell'ambito delle attività di previsione e prevenzione”. Gli oneri di funzionamento saranno a carico della Protezione Civile.


Questa è la confessione che non hanno mai avuto idea di cosa fare in caso di terremoti e chiedono aiuto agli altri, mentre nell’atto istitutivo della Protezione Civile c’è scritto che loro, e solo loro, sanno cosa fare. Le responsabilità si allargano, ma restano sempre tutte firmate.


Massimo Tozzi

mercoledì 22 aprile 2009

Ilarità

Dopo un post così serio e compendioso, offro un po' di simpatica ilarità riproponendo il vecchio gioco delle pubblicità elettorali manipolate.
Non è certo una novità, però questo merita davvero


Ma torniamo a intristirci:
 Ma la responsabilità della situazione disastrosa del PD chi la paga? 
Paga Veltroni e vince D'Alema? 
Certo non è questo il punto.
E' necessario che dagli errori si traggano lezioni, 
questa è la responsabilità che ci si deve assumere. 

Partiamo da una semplice evidenza: 
correre appresso ai voti del centro 
pestando i coglioni a sinistra 
si è dimostrata una clamorosa cazzata. 

Qualcuno si prende la responsabilità di ricredersi?

Non mi pare, e questa per me è la ragione principale dei nostri mali

lunedì 20 aprile 2009

Terremoto, una proposta perché qualcuno si assuma la responsabilità (penale e fiscale) del disastro e della ricostruzione


Non sono certamente il solo, che di mestiere fa il ricercatore, ad avere dei serissimi dubbi sulla tragedia immane che si è abbattuta sulla città di L’Aquila e dintorni; dubbi dettati solamente dai fatti e da un approccio scientifico ai problemi (per curiosità il seguente link fornisce pareri molto più esperti del mio).
http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/04/17/terremoti-scienza-e-dita-incrociate/
Questa, comunque, è la mia ricostruzione basata semplicemente sugli elementi ormai da tutti condivisi. Inoltre, da statistico ed economista per mestiere, riporto una proposta anche sull’aspetto del reperimento delle risorse per la ricostruzione.
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Di Massimo Tozzi – ricercatore stastistico-economico