lunedì 2 novembre 2009

L'emergenza sicurezza

Mai, come in questo momento, molti di noi si sono sentiti tanto insicuri o seriamente preoccupati per la propria sicurezza e per quella dei propri familiari.
Diversamente, però, dalle numerose altre emergenze sicurezza del recente passato - tutte imputate alle orde barbariche che stanno varcando i sacri confini - questa volta la questione sembra molto più seria perché i barbari non c'entrano niente o sono soltanto ai margini.
Nell'arco di soltanto pochi mesi ci ritroviamo:
- un terremoto, poi un treno esploso in mezzo a una città, poi un'alluvione i quali risultano non tanto delle disgrazie quanto le più recenti scene di una infinita catena di delitti, una serie di stragi commesse da un folto ma circoscritto gruppo di cialtroni/criminali ai danni di tanta povera gente la cui unica colpa era di vivere in un paese che specula sulla vita dei propri cittadini;
- un presidente del consiglio che attenta alle nostre sicurezze costituzionali pur di non rendere conto delle sue malefatte;
- lo spettro sempre più concreto della mafia in tutte le sue declinazioni che si materializza sempre di più ed ovunque, al punto che in alcuni strati della società, nella politica (papelli & C.) come sul territorio (vedi il video dell'esecuzione di Napoli), è totalmente padrona della situazione;
- lo spettro dell'influenza A che monta sempre di più quasi sempre a causa delle strampalate e contraddittorie affermazioni del sottosegretario Fazio, le quali purtroppo si accompagnano ad un sistema sanitario che mostra una totale confusione sul da farsi;
- carabinieri canaglie che invece di fare il proprio dovere ricattano un povero idiota di politico che fa di tutto per farsi beccare mentre gioca con i suoi vizi segreti;
- almeno tre giovani uomini che, arrestati per possesso di modiche quantità di mariuana o per piccolo spaccio, entrano in una caserma dei carabinieri ed escono pochi giorni dopo in una bara;
- le forze di polizia che manifestano in piazza perché non hanno più nemmeno i soldi per mettere la benzina nelle volanti e che al massimo possono giocare a guardie e ladri. Manifestano anche perché, come la maggioranza delle famiglie italiane, iniziano ad avere pochi soldi per far vivere decentemente le proprie famiglie, mettendo così in mostra un gigantesco sentimento di disagio se non proprio frustrazione su cui soffia vorticosamente anche l'introduzione delle ronde (disagio e frustrazione che sono probabilmente sullo sfondo delle aberrazioni sopra menzionate).

Il tutto mentre un'intera classe politica (c'è da vergognarsi a chiamare classe politica una tale ciurmaglia) trascorre tutto il proprio tempo nell'ordire orrendi ricatti ed attentati nei quali risultano sempre più gretti e meschini sia i carnefici che le loro vittime, trascinando il paese in un vortice di lerciume il cui fetore risulta intollerabile soltanto per i nostri vicini europei.

Non c'è bisogno di molto altro per iniziare seriamente a preoccuparsi di uscire di casa.

martedì 21 luglio 2009

Evasione .. balneare

Da qualche anno, di questi tempi, l'Agenzia delle Entrate fa sapere che commercianti, artigiani e professionisti dichiarano - come sempre - meno dei propri operai o impiegati il che fa scatenare l'emergenza fiscale.
Tuttavia si tratta di una piccola emergenza balneare, dove tutto diventa una chiacchiera da spiaggia consumata sotto gli agognati ombrelloni. In questo modo, i 300 miliardi di euro (ultima stima dell'evasione) o giù di lì scompaiano nuovamente nella sabbia mentre non si riescono a trovare i 13 miliardi per la ricostruzione dell'Abruzzo e meno che mai si parla di riforma della tassazione delle rendite finanziarie, già a suo tempo indicata da questo blog come una concreta soluzione anche alle esigenze della ricosctruzione delle zone terremotate.
Forse saremmo daccordo, per una volta, a scatenare una bella nuova emergenza - che tanto piace al nostro pubblico - una vera e propria emergenza fiscale per combattere la quale appoggeremmo decisamente volentieri la costituzione delle ronde antievasione, dei giovanotti in borghese che girano per negozi, botteghe e studi professionali vari (tanto per citare i primi della lista stilata dal Ministero delle Finanze per il 2008) e che fanno immediato rapporto alla Guardia di Finanza dell'eventuale frode fiscale rilevata nel loro girovagare. Una sorta di ausiliari del traffico fiscale, che forse sarebbero ben più utili rispetto a dubbi figuri alla caccia di immigrati clandestini.

venerdì 3 luglio 2009

Walterworld

Walter Veltroni è tornato a parlare, e dire che ci eravamo adattati facilmente alla sua assenza.
Forse sono iniziate le riprese del sequel di Wa(l)terworld, uno dei capolavori del cinema catastrofistico. La trama è semplice: si lancia una sfida senza senso e si commette qualsiasi azione pur di perderla, trascinando tutti gli altri nel baratro.
Tuttavia non si riesce a capire cosa altro voglia riuscire a perdere il nostro Walter che non abbia perso già.

giovedì 2 luglio 2009

Ci scusi Presidente

On. Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
ci scusi ma non riusciamo a comprendere come Lei non voglia intromettersi in una questione che riguarda in prima persona uno dei più alti giudici di questo paese con il compito primario di far rispettare la legge fondamentale del nostro sistema, quella Costituzione di cui Lei in primis dovrebbe esserne il garante.
Non si tratta di entrare nell'agone politico dovendo stigmatizzare un comportamento che, come scrive un articolo di Repubblica, "viola il principio di terzietà del giudice il quale si colloca apertamente da una parte politica". E' il contrario Sig. Presidente, e se lei non interviene avremo d'ora in poi un giudice costituzionale - in teoria il massimo livello di imparzialità - apertamente schierato con una parte politica con l'aggravante di averlo pubblicizzato attraverso quei modi arroganti ed irrispettosi che troppo spesso competono ai rappresentanti del centrodestra.
In attesa di ulteriori sviluppi la attendiamo, caro Presidente, al vaglio di questo sciagurato DDL Sicurezza, che, conti alla mano, avrebbe contro l'ONU e molti governi stranieri, agenzie governative e non, organizzazioni di volontariato di tutto il mondo, oltre ad almeno il 60-70% della popolazione italiana.
Si ricorda, infatti, che alle ultime elezioni europee PDL+Lega hanno ottenuto il 45,5% dei voti e che le durissime parole in proposito da parte del Vaticano orienteranno l'opinione di almeno 15 di quei 45, stima assolutamente prudenziale; restano a votare la fiducia soltanto in 30.
Buon lavoro.

mercoledì 24 giugno 2009

Patto di governo

Alla fine di questo breve ma istruttivo documento video saranno noti a tutti i veri termini dell'accordo di governo che da un decennio tiene insieme Berlusconi e la Lega.
Buona visione.

lunedì 22 giugno 2009

Questa estate niente vacanze all'estero

Non bastava la storica etichetta di mafiosi, caciaroni, furbi, corrotti, corruttori e altri luoghi comuni sugli italiani che, essendo comuni, risultano comunque ampiamente giustificati.
Non bastava Berlusconi e tutto quello che è successo nella politica italiana negli ultimi quindici anni.
Ora anche il calcio, l'ultimo cemento ed orgoglio nazionale, ci ha tradito lasciandoci soli con la nostra miseria al cospetto del resto del mondo.
Non è tanto per aver perso 3 a 0 con una squadra forte come il Brasile, neanche per aver perso così male, senza la minima speranza di potersela giocare. Il vero problema è che ora non possiamo più ribattere ad un qualsiasi europeo che ci irride, ma anche si indigna a causa del nostro Presidente del Consiglio, che noi siamo i campioni del mondo.
Da oggi quel generico cittadino europeo ci riderà in faccia.
I giornali spagnoli e brasiliani già l'hanno fatto.

giovedì 18 giugno 2009

Scuole private

Notizia fresca fresca.
AGI, ore 13:11
SCUOLA: GELMINI, BONUS PER CHI STUDIA ALLE PRIVATE
Sostegno economico alle scuole paritarie. E' quanto vuole introdurre il ministro dell'istruzione Maria Stella Gelmini, secondo cui tutti hanno "il diritto di scegliere se andare alla scuola pubblica o alla scuola paritaria". In un'intervista al Corriere della Sera, Gelmini conferma la volontà di realizzare "una riforma che dia la possibilità di accedere ad un bonus a chi vuole frequentare" le paritarie, "un po' come succede in Lombardia".

Giusto, diciamo noi, ognuno ha il sacrosanto diritto di scegliere, lo dice anche la nostra Costituzione.
Peccato, però, che la Costituzione immediatamente dopo specifica "senza oneri per lo Stato", il che sta semplicemente a significare l'impossibilità di attuare questa riforma.
Inutile qualsiasi altra parola o polemica, perché non si tratta di difendere la scuola pubblica o quella privata: semplicemente non si può fare.

mercoledì 17 giugno 2009

Programma politico

A parte l'indubbia bravura ed intelligenza di Paola Cortellesi, tuttavia sarebbe interessante un programma politico che si sviluppasse concretamente sulla falsa riga delle parole della splendida attrice romana.

lunedì 15 giugno 2009

Economisti colpevoli

Nell'ultimo fine settimana di maggio si è svolto a Trento il Festival dell'Economia all'interno del quale si è tenuto un processo contro tutti i soggetti che hanno gestito a vario titolo il mondo economico in questi anni.
Nell'articolo di Repubblica sull'argomento si spiega poi come gli economisti ed i soggetti "regolatori" siano stati dichiarati colpevoli di non aver riconosciuto gli evidenti segni della crisi imminente e di aver continuato su una strada che ha portato alle attuali difficoltà che stiamo vivendo.
Quello che vogliamo aggiungere a questa notizia è l'elenco dei nomi, non tutti ovviamente, ma i nomi dei principali responsabili delle vicende italiane che sono, considerando l'ultimo quindicennio: i ministri, viceministri ed ex come Tremonti, Visco, Brunetta, Nicola Rossi, Bersani; i grandi economisti come Boeri, Giavazzi e i loro accoliti che si parlano addosso su "la voce.info"; i direttori e funzionari dei maggiori centri di ricerca pubblici e privati tra cui l'Istat da una parte ed il Centro Studi Confindustria dall'altra; i direttori generali e gli alti funzionari dei ministeri e dei loro centri studi.
Resta da dire, a completezza d'informazione, che la condanna risulta simbolica e che tutti i colpevoli del disastro economico restano a piede libero.

giovedì 11 giugno 2009

Inglesi...

da Repubblica di qualche giorno fa

GB: MINISTRO NON FECE ABUSI, RIENTRA NEL GOVERNO
Shahid Malik, che aveva dovuto dimettersi da ministro della Giustizia nel governo di Gordon Brown, rientra nell'esecutivo. Philip Mawer, colui che conduce l'inchiesta interna sulle spese extra che avevano portato prima a una crisi e poi a un rimpasto di governo, ha detto che l'affitto pagato da Malik per la propria abitazione e il proprio ufficio a Dewsbury aveva costi ragionevoli in base al mercato e ai prezzi commerciali. "Ho passato le tre peggiori settimane della mia vita", ha detto Malik, che e' stato nominato ministro delle Comunita' locali.

Molti italiani, leggendo questa notizia, probabilmente neanche riuscirebbero a capire di cosa veramente si stia parlando e forse è anche per questo che una notizia del genere riguardante la nostra politica non sarà mai presente su alcun giornale. Ognuno tragga le sue conclusioni, tuttavia non si può non sottolineare che in questa vicenda così rilevante per la politica ed il governo britannico è successo quanto segue:
- scoppia uno scandalo in cui è coinvolto un ministro che subito si dimette;
- il titolare dell'inchiesta a carico del ministro accerta rapidamente e pubblicamente la verità ed ammette, sempre pubblicamente, che è stato commesso un errore;
- il ministro una volta scagionato dichiara semplicemente il proprio disagio umano per questa vicenda e, ben felice che si sia conclusa il più presto possibile, riprende il proprio posto al governo anche se con un'altra mansione
.

Se solo gli italiani capissero che si campa meglio in quel modo e che l'Inghilterra esiste davvero, con difetti, contraddizioni ma anche con una capacità di controllo democratico talmente concreto ed efficiente che ne giova la vita quotidiana di tutti i cittadini, anche di quelli che pure in Inghilterra tendono a fare i furbi.

martedì 9 giugno 2009

Elezioni Europee 2009


La tabella precedente riporta l'esito del conteggio elettorale, ovvero dell'operazione statistica alla base di qualunque meccanismo di votazione e rappresenta il fondamento di qualsiasi lettura ed interpretazione del voto di sabato e domenica scorsi.
I seguenti 5 punti sono, invece, quello che il blog si sente di dover segnalare ai propri lettori partendo dal presupposto che queste elezioni europee, per svariati motivi, sono diventate una sorta di plebiscito tutto incentrato su temi di politica interna e per questo siano logicamente da confrontare con le elezioni politiche dello scorso anno. Del resto è stato lo stesso Berlusconi a qualche giorno dal voto a chiamare a raccolta il popolo dei suoi fedeli contro i suoi attuali nemici.

1. In questo clima così acceso si contano ben 5,5 milioni di voti validi in meno in un solo anno (il 15% del totale voti validi lo scorso anno), il che sembra denotare come per tantissimi italiani la misura sia ormai colma e visto che non si riesce a trovare un interlocutore credibile da nessuna parte ci si risparmia almeno il disturbo. Significativo, a tale proprosito, il 28,8% di votanti nel comune di L'Aquila che risulta difficile da attribuire esclusivamente al disagio in cui attualmente vivono. Anzi, a ben vedere, fosse dovuto proprio a questo disagio ci sarebbe addirittura un problema di diritto di voto violato.
Piccola nota metodologica: non appare chiaro come gli aventi diritto siano tanto incrementati in questo ultimo anno.

2. Berlusconi ha perso consenso sia in termini assoluti che in termini relativi, così come il suo governo. Questo è il primo risultato dell'unico indiscutibile sondaggio che esista, ossia il voto. Non è vero che la maggioranza è con lui, come dichiarano i finti sondaggi che ha esibito sua maestà non appena è stato travolto da questa recente serie di intralci: in termini relativi è con lui soltanto un massimo del 35,3% dei votanti (-2,4%) e con il suo governo il 45,5% dei votanti (-1,3% rispetto alla coalizione vincente nel 2008 per l'assenza del governatore della Sicilia Lombardo). Tutti gli altri, cioè la maggioranza numerica degli elettori, sono contro. Per di più il fido Bonaiuti ha ragione, una volta tanto, nel dire che il PdL è stato penalizzato dall'astensione. Di questo siamo tutti daccordo, se significa però che la penalizzazione stessa non è stata inflitta da una campagna di odio portata avanti da una centrale eversiva internazionale contro di Lui, bensì è stata inflitta soprattutto da tante brave persone di centrodestra all'interno di quell'oltre 2,7 milioni di persone, ossia il 21% circa del proprio elettorato solo un anno fa, che non se la sono più sentita di turarsi il naso e votare un Cavaliere un po' troppo cavalcante (o un po' troppo leghista) e che pur di non votare dall'altra parte hanno preferito direttamente non andare a votare. Si capisce, a questo punto, come il logorroico simpaticone sia così insolitamente silenzioso, battuto perfino nel computo delle preferenze da alcune quasi sconosciute signore del centrosinistra anche in territori a Lui teoricamente favorevoli (il Friuli su tutti).

3. La Lega, ha vinto 'na sega .. come dice il poeta. Nessun dilagare del movimento padano, tre milioni erano l'anno scorso e tre milioni sono quest'anno, solo 70.000 in più, e questo quei marpioni polentoni lo sanno perfettamente. Stessa cosa l'UdC, anzi qualcuno di meno.

4. Bello schiaffone in faccia anche per il PD, che ha collezionato 3,3 milioni di voti in meno anche al netto dei radicali, ossia il 28% dei propri elettori lo scorso anno, schiaffone indubbiamente ricevuto a prescindere dal credito che si vuole riservare al discorso sullo scampato pericolo estinzione.

5. Bisogna comunque dire che molti dei voti in uscita dal PD potrebbero essersi ricollocati anche all'interno di altri spezzoni dell'ex Unione i quali, a ben vedere, sono gli unici ad aver vinto queste elezioni europee - con buona pace del lungimirante Veltroni che è rimasto a correre da solo nel soggiorno di casa sua - seppur con sorti tanto contrastanti.
Da una parte, il grande vincitore delle Elezioni Europee 2009 è l'IdV di Antonio di Pietro che totalizza 860 mila voti in più dell'anno scorso e che si prepara ad incassare l'enorme credito che questa vittoria gli porta in dote. Vedremo come se la cava.
Dall'alta, invece, c'è l'inetta vittoria dei dirigenti e dei poveri militanti della sinistra cosiddetta estrema, una lunga lista di stracci umani che speriamo vadano a riporsi serenamente vista la prossima assoluta mancanza di fondi per sopravvivere, a cui tuttavia continuano ad affidarsi un crescente numero di poveri illusi e disperati (oltre mezzo milione di voti in più rispetto al 2008) . Se fossero stati tutti insieme avrebbero avuto gli stessi parlamentari dell'UdC, invece: niente. Speriamo soltanto che, allontanati tutti questi grandi intellettuali, si riesca a riorganizzare un'area così importante come la sinistra che, quanto meno numericamente, sembra in lieve ripresa. Continuano a mancare le idee, ma i numeri iniziano a tornare.

mercoledì 27 maggio 2009

Continuare ad aiutare l'Abruzzo

Ricevo da cugini pescaresi e volentieri diffondo.
Anche in questo modo è possibile dare una mano all'Abruzzo.
Guardatevi questo video di un giovane comico abruzzese.
Buon divertimento.
guarda video

il volantino di Berlusconi

Questa invece è più in tema.
Ritengo sia giusto aderire all'appello di diffondere il seguente volantino elettorale che Beppe Grillo ha scritto in nome del Presidente del Consiglio on. Silvio Berlusconi.

Diversivo

Non c'entra nulla con quanto finora scritto e commentato sul nostro blog, tuttavia è una notizia splendida...

Scappa subito dopo il matrimonio con l'amico che guida l'auto nuziale

martedì 26 maggio 2009

La battaglia finale

Ebbene ci siamo. Sembra proprio che, volenti o nolenti, la battaglia finale tra Berlusconi ed il suo clan contro tutti i suoi nemici vecchi e nuovi sia iniziata.
Casus belli, mai casuale come oggi, è il "papi-gate" anche se a pensarci bene nulla meglio di questa vicenda rappresenta la profonda essenza del protagonista principale di questa storia, qualsiasi punto di vista si prenda in considerazione.
E proprio per questo, al punto in cui siamo, non potrebbe esserci miglior momento per entrambi gli schieramenti.

martedì 19 maggio 2009

il compagno Fini

L'altro ieri il presidente della camera Gianfranco Fini ha dichiarato: "Il Parlamento deve fare leggi non orientate da precetti di tipo religioso" e qualche giorno prima sull'omosessualità: "Il problema è che in Italia c'è una scarsa consapevolezza su questi temi, dobbiamo colmare questi ritardi e per prima cosa sconfiggere il pregiudizio, la discriminazione, la violenza".
E' finito il tempo in cui la laicità e la difesa dei diritti civili erano cavalli di battaglia della sinistra o della parte progressista della società. D'ora in poi, chi protesterà contro l'invasione delle gerarchie ecclesiastiche nella nostra vita quotidiana o chi difenderà i diritti di un omosessuale sarà un seguace di Fini.
Di chi è la responsabilità di tutto ciò? Fini ne ha solo approfittato, c'era uno spazio vuoto e lui l'ha occupato.
1

C'è casta e casta

I sudditi di Sua Maestà britannica hanno scoperto, secondo il giornale La Repubblica, l'esistenza anche nella loro politica di una "casta".
Infatti sembra che alcuni influenti politici, fino anche ad un ministro, si siano fatti rimborsare illecitamente dallo stato spese fino a 66.000 sterline (circa 75.000 euro) e per questo motivo il capo del governo chiede scusa alla nazione e promette di allontanare i malfattori.
1
1

lunedì 18 maggio 2009

Cadute


In Italia i sindacalisti iniziano a cadere dal palco, anche se l'autunno è ancora lontano, ed a me sembra una bella cosa. Nulla a che vedere con la violenza e la prevaricazione, semplicemente stanchezza e rabbia per un sindacato che da troppi anni non è più un sindacato ma è una delle tante lobby di potere operanti sul nostro territorio nazionale. Speriamo sia solo l'inizio di un lungo processo che finalmente ci porti ad una società più civile e responsabile.
Nel frattempo apprendiamo che i salari italiani sono, a parità di potere d'acquisto, tra i più bassi dei paesi Ocse, al 23° posto e lo dobbiamo anche a questo sindacato.
Forse dovranno cadere dal proprio palco molti altri soggetti sicuramente più meritevoli di cadute clamorose che non il povero Rinaldini.

venerdì 15 maggio 2009

Responsabilità di un presidente

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha rivolto un duro monito alla politica affinché non diffonda una cultura razzista e xenofoba proprio nel giorno in cui il Parlamento Italiano vara il “decreto sicurezza”, la legge oggettivamente più vicina alle tristemente famose leggi razziali fasciste di oltre 60 anni or sono.
http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/politica/napolitano/retocica-xenofoba/retocica-xenofoba.html?ref=search
Speriamo soltanto che sia conseguente, il nostro presidente, e che faccia seguire alle parole le azioni e si assuma le sue responsabilità non firmando, qualora ce ne fosse la necessità, il malnato decreto. Senza scomodare la nostra Costituzione (..nessuna differenza di sesso, razza, religione, ecc.) lo faccia se non altro per rispettare l’invito dell’ONU a non attuare una legge del genere.
Non sono esperto di leggi, ma non capisco come possa accadere un simile contrasto, tant'è che non mi sembra di ricordare negli ultimi 20 anni un richiamo tanto forte da parte dell’Organizzazione delle Nazioni Unite verso un paese occidentale.
In chiusura una piccola riflessione.
Mi sento proprio come se l’ONU in persona ce l’avesse con me, proprio come magistralmente mise in scena Massimo Troisi nella famosissima scena del discorso di Pertini sui fondi del terremoto del Belice.
Voglio rassicurare il signor ONU che io non c’entro proprio niente.
1
1
PS. Ci si spieghi, per favore, la legittimità delle ronde.. ma se qualcuno fa le controronde, che succede?

mercoledì 13 maggio 2009

Politovskaja alla milanese

Si è parlato molto di come sarebbe andato il CasoriaGate se fosse accaduto in Inghilterra o in America. Va bene.

Ma pensate cosa sarebbe accaduto se in America se fosse uscita una dichiarazione come questa:

“Non mi sento più di casa in un gruppo che sembra un comitato elettorale, dove tutti ormai la pensano allo stesso modo, e del resto sono stati messi al loro posto ..."

rilasciata dall'ex direttore del telegiornale Mediaset, ritenuto dai benpensanti un tg equilibrato.

Anche se fosse uscita in Russia sarebbe successo qualcosa, lo avrebbero sparato, ma almeno sarebbe successo qualcosa.

In Italia silenzio. C'è un articolo a pagina 15 di Repubblica (dove il tono è quello di una vicenda di rancori personali) e un trafiletto su Allnews.

Una buona fetta di responsabilità del disastro è della stampa (tutta).

domenica 10 maggio 2009

La deriva



Mentre il Popolo delle Libertà, una Forza Nuova nel paese, si abbandona al delirio, purtroppo la risposta migliore l'ha data la CEI: l'Italia è già multietnica.

Perché l'Italia non sia multietnica si dovrebbe sterminare chi è già qui, con un lavoro regolare, paga tasse e contributi.

Quale cosa migliore di dare qualche numero? Tozzi al lavoro! Magari su quello che succederà fra dieci o venti anni, quando di italiani figli di migranti ce ne saranno almeno dieci milioni.

Brutta cosa il fascismo.

venerdì 8 maggio 2009

L'inganno della statistica

Ai commentatori del post “Fantapolitica” continuo a chiedere se hanno comunque provato ad immaginare la situazione con Prodi al posto di Berlusconi.
Confrontando, infatti, l’insieme di sensazioni che si provano nell’uno e nell’altro caso si ottiene una tripartizione di fondo delle stesse: la parte di sensazioni attribuibili al fatto che il protagonista è Berlusconi; la parte di sensazioni attribuibili al fatto che invece il protagonista è Prodi; la parte di sensazioni comuni in entrambi i casi, l’intersezione dei due insiemi iniziali, che può essere interpretata come un livello di “indignazione istituzionale”, di quell’indignazione a prescindere dal protagonista. Tanto maggiore è questa intersezione tanto più civile può dirsi un paese e viceversa. Questo, inoltre, sarebbe il tema di un sondaggio intelligente e ben posto per descrivere il reale impatto di questa vicenda nel tessuto sociale. Questa è buona statistica.
Assistiamo, invece, a qualcosa che neanche l’affezionato Cato paventava nel suo pur amaro commento.
Come può ben vedersi nell’articolo riportato in fondo, il giornale “La Repubblica”, principale sobillatore di popolo di questa vicenda, commissiona un sondaggio di dubbio profilo ed i cui risultati dicono esattamente il contrario di quello che invece l’articolo sbandiera ai quattro venti riabilitando, di fatto, il Cavaliere. Vediamo il perché delle mie affermazioni.
Primo: il sondaggio rileva soltanto qual è stato l’effetto della trasmissione Porta a Porta sugli ascoltatori. Se si guardano le tabelle - a parte che c’è scritto sull’intestazione - si scorge in nota che i rispondenti sono soltanto coloro che all’interno del campione avevano visto la trasmissione (per di più con problemi seri di rappresentatività, dal momento in cui dei 1.000 individui del panel non viene pubblicato quanti hanno visto la trasmissione, e stando all’Auditel dovrebbero attestarsi sul 10-15% della popolazione, ergo del campione). Per “Repubblica”, invece, quelle sono le risposte degli italiani.
Secondo: i risultati, anche se scarsamente significativi, dicono il contrario di quanto scrive il giornale. Infatti il 66% che ha dichiarato di avere la stessa fiducia che aveva prima significa soltanto che per questa grande maggioranza di telespettatori Vespa non ha spostato. Per contro il 20% dichiara un peggioramento del livello di fiducia ed il 13% un miglioramento, con un saldo di -7%, e questo è quantomeno curioso che la trasmissione televisiva “paggio” per eccellenza questa volta non ha prodotto consensi. Questo, peraltro, è rafforzato dai numeri della tabella sull’appetibilità del voto al PdL, con il 64% che dichiara di considerare il voto al PdL come prima, ma con il 23% che si sente meno propenso a votare PdL dopo la trasmissione, mentre l’11% si sente ancora più propenso, con un saldo negativo del 12%.
Per la prima volta nella storia la trasmissione di Vespa ha fatto perdere appeal a Berlusconi. Questo è il risultato di una “buona statistica”; Repubblica invece continua con una statistica ingannevole anche contro i propri interessi. Ma non lo fanno apposta, sono solo ignoranti.
1

mercoledì 6 maggio 2009

Una ponderata riflessione...

sugli ultimi eventi che riguardano il Nostro:
1
La la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
1
E lo sputtanamento olé,
e lo sputtanamento che cos'è
forse è voglia di orinare senza mai farsi capire
ma la scarpa è già bagnata
e la patta è già slacciata
già c'è fuori il pendolone
fischia il vento nel calzone
olé olé
olé olé.
1
E lo sputtanamento olé,
e lo sputtanamento che cos'è
forse è voglia d'imparare
abbracciare e non toccare
ma è già largo il pantalone
e robusto il pendolone
dico che è maleducato
quel che l'hanno già sgonfiato
olé olé
olé olé.
1
E lo sputtanamento olé,
e lo sputtanamento che cos'è
è guardare il suo balcone
che si sa che non è in casa
è andata via a fare una cosa
sul balcone c'è le rose
e la luce ancora accesa
poi c'è lui che sputa giù
uh uh
uh uh
uh uh
uh uh
1
E così un bel momento olé,
c'è lo sputtanamento olé
e così un bel momento olé,
c'è lo sputtanamento olé
olé olé
olé olé
olé olé
olé olé.
1
la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
1
la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
1
la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
1
la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
[sfumando]
la la la la la la-là la la la
la la la la la la-là la la
1
http://www.youtube.com/watch?v=9YT5BZbHh_c
1
P.S. A pensarci bene manca una strofa che si attagli ancora di più alla cronaca di questi giorni... sù, forza, vi chiedo uno sforzo artistico: componete un ritornello per Lui.

E poi lo mandiamo a qualcuno che lo canta...

Fantapolitica

Credo che per poter dare un giudizio equilibrato sulla querelle Berlusconi-Veronica bisognerebbe provare a giudicare questa situazione cambiando i personaggi, provando ad immaginare questo episodio nel maggio del 2007.
Pertanto la storia è questa: il presidente del consiglio Prodi è “papi” e la moglie di Prodi chiede il divorzio. Immaginiamo, ora, gli interventi degli stessi attori che sentiamo in questo momento, e ci si rende conto di tutti i veri significati di questa storia, da quelli più alti a quelli più bassi. Bisogna dare atto ai vescovi che probabilmente l’editoriale sull’”Avvenire” sarebbe stato lo stesso; ma cosa avrebbero detto gli altri?
La cosa più curiosa, però, è pensare a come avrebbe reagito ciascuno di noi. Sarebbe interessante un sondaggio su questo argomento, l’unico in grado di misurare veramente l’effetto Berlusconi.

venerdì 1 maggio 2009

1° Maggio - Festa dei Lavoratori

Come ogni anno, di questi tempi arriva il primo giorno del mese di maggio e come ogni anno, da quando almeno ho memoria, è un giorno di festa: è la Festa dei Lavoratori.
Quando ero piccolo, mi ricordo che nel giorno del Primo Maggio si respirava un’aria diversa, era un giorno diverso, il giorno in cui ogni lavoratore, contadino o operaio che fosse (allora gli imprenditori non erano ancora annoverati all’interno della categoria “lavoratori”) si sentiva leggermente più fiero di quello che era perché quella era la sua festa; per l’intera lunghezza di una giornata era lui il protagonista, lui e la sua fatica.

Oggi questa festa non è più dei lavoratori, ma è la Festa del Lavoro - almeno così ci dicono - ed è tutta un'altra cosa perché i protagonisti non sono più i singoli lavoratori ma è il sindacato, tant’è che questo giorno è diventato il giorno del concerto del primo maggio.
C’ero quella prima volta del concerto il primo maggio 1990 e mi sono divertito moltissimo, ma era ancora la festa dei lavoratori, e fare un grande concerto era un modo allora molto innovativo di fare una celebrazione che era e resta politica, nel suo senso più ampio. Così come è un atto politico rinominarla Festa del Lavoro.

E’ la festa del sindacato, dunque, festa di quel sindacato che soltanto nei primi mesi del 2008 sdegnosamente rifiutava i 2.100 esuberi che richiedeva Air France per acquistare l’Alitalia, creando i presupposti per consentire a Berlusconi e soci di mandare a monte l’accordo. Oggi, a distanza di poco più di un anno, quello stesso sindacato cerca di impietosire il governo (ancora Berlusconi) lamentando che gli esuberi non sono i 3.500 previsti e concordati con i nuovi padroni della compagnia, i famosi “patrioti”, ma sono in realtà quasi 8.000 .
Indubbiamente un anno denso di successi per i lavoratori e per il lavoro di questo paese!

Dei danni economici, poi, ottenuti con la vicenda Alitalia tratterà un prossimo post.

mercoledì 29 aprile 2009

Le responsabilità del maiale

Trent’anni or sono Franco Battiato auspicava il ritorno dell’”Era del cinghiale bianco”, mentre oggi noi stiamo drammaticamente affrontando l’era del maiale febbricitante, e non è la stessa cosa.
Fornisce una inaspettata speranza l’analisi che, tanto lucidamente ma altrettanto cinicamente, fornisce oggi su Repubblica il commentatore di turno, mai tanto appropriato quanto stavolta.
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/esteri/febbre-suina-1/commento-petrini/commento-petrini.html
Chissà che non si riesca finalmente a tornare, o quantomeno a riavvicinarsi un pochino, a quello che facevano i nostri nonni, cioè all’”Era del Maiale Responsabile”. Buon appetito.
1
PS. Tanto per spegnere i facili entusiasmi, l'articolo di apertura di Repubblica on-line è il seguente:

martedì 28 aprile 2009

Dite "NO" all'elemosina del G8

(articolo pubblicato da "Metro" il 28.04.2009, pag 27)
E’ proprio vero che al peggio non c’è mai fine.
Dopo il terremoto, dopo l’assenza di qualsiasi azione di protezione civile, L’Aquila e dintorni dovranno subire anche il G8, con tutto il disagio che ne consegue.
Ma come si può essere tanto cinici da mettere in vetrina e in vendita la difficoltà se non il dolore delle persone coinvolte (fare pena agli stranieri ed indurli a donare soldi). Speriamo soltanto che non ci si porti avanti col lavoro inaugurando a breve il set sulla fiction che racconterà gli atti di eroica solidarietà contro una natura ed un destino cinici e bari.
Ma quel che è peggio è che il PD ed il sindacato si dichiarano d’accordo purché – tuonano - non si intralci la ricostruzione. Vergognatevi! Speriamo soltanto che quel briciolo di dignità rimasto negli amministratori delle zone colpite li porti a declinare l’offerta rinunciando a quei pochi spiccioli di elemosina che vengono promessi in cambio. E se non lo fanno loro, speriamo che siano gli abitanti dei luoghi colpiti ad impedire questo ulteriore scempio, frutto in fondo di una furbata del nostro Presidente del Consiglio per limitare l’accesso degli eventuali contestatori che da sempre si ritrovano in occasione di importanti incontri internazionali.

domenica 26 aprile 2009

Equivalenze

Approfittiamo del mezzo e lancio nel cyberspazio la domanda: vi risulta che in Germania ci sia la richiesta di equiparare le SS ai cittadini tedeschi deportati nei lagher?
Facendo "l’equivalenza" con quanto si è sentito il 25 aprile 2009 nelle tante celebrazioni ufficiali (soprattutto in quelle "più ufficiali") anche quei poveri ragazzi che vestivano la divisa delle SS erano, umanamente, degni di pietà e rispetto perché i morti sono tutti uguali e, parole di Formigoni "se erano in buona fede vanno anche onorati", stavano soltanto dalla parte sbagliata.
A me sembra, invece, che ci si confonda su quale fossero queste due parti: infatti le SS (come fascisti e repubblichini da noi) stavano dalla parte giusta della loro Lugher, cioè il manico, mentre i tanti deportati, tedeschi o altro che fossero, stavano dalla parte sbagliata, cioè davanti alla canna della pistola, soprattutto quando quella sparava.
Provi Berlusconi ad esportare questa formula di libertà in Germania, in Polonia, in Ungheria, in Cecoslovacchia o, magari, in Israele, di cui è tanto amico. Sentiamo che gli rispondono gli ebrei quando gli suggerirà di lasciarsi dietro quella brutta storia oramai superata dalla storia e che finalmente riconoscano l’umanità dei nazisti, dando loro rispetto e pietà umana. Fossi in lui starei attento al Mossad, ma mi sarei conquistato l'amicizia dell'Iran.
1
Secondo pensierino. Influenza suina, sembra che sia stata dichiarata l'emergenza sanitaria in Messico e l’attenzione negli USA. Sacconi ci rassicura che non c’è problema.
Se è la stessa tranquillità elargita fino e 3 ore prima del terremoto forte a L’Aquila, io comincio a non mangiare più maiale.
Massimo Tozzi

giovedì 23 aprile 2009

Emergono i primi responsabili

Caro Cato,
lungi da me velleità censorie ma ritengo che prima di occuparsi del disastro politico ma soprattutto umano che attraversa lo schieramento di centro-sinistra, bisogna occuparsi del disastro di cose e persone che è stato perpetrato in Abruzzo.
Pertanto, pur ringraziando per il necessario momento di ilarità, torniamo ad essere seri anche perché iniziano ad emergere nomi e fatti che sembrano confermare la mia analisi, come può ben leggersi nel verbale della riunione della commissione Grandi Rischi tenuta a L’Aquila il 31 marzo 2009 pubblicata dall’Espresso.
http://speciali.espresso.repubblica.it//pdf/terremoto/verbale.pdf

Riassumo brevemente il contenuto del documento: “Possiamo prevedere i terremoti? … Boh!”

La terra trema da mesi, questi grandi esperti non sanno che pesci pigliare e alla gente non si dice nulla, anzi si raccomanda di starsene tutti tranquilli.

Per di più, da quanto riporta il verbale pubblicato dall’Espresso, anche da un punto di vista scientifico/metodologico non mi sono sembrati particolarmente ferrati.
Quello che sembrano clamorosamente ignorare è che qualsiasi previsione in qualsiasi disciplina fornisce solamente una valutazione della probabilità di accadimento di un determinato evento in base, ovviamente, alle informazioni che si hanno a disposizione.
Per quei signori, al contrario, sembra che una previsione consista esclusivamente in una data e un luogo preciso, altrimenti non si può dire niente. Mancava poco che invitassero a raccomandarsi l’anima.
Nessuno che parla di probabilità, modelli e loro attendibilità in base alle conoscenze acquisite, nessuno che fornisce informazioni su come queste curve di probabilità possano essere influenzate dalla continua e, a quanto sembra, inconsueta attività sismica (anche se ancora non si capisce se è normale o meno).

Ma soprattutto è indecente, sia da un punto di vista morale che da un punto di vista istituzionale, che la commissione Grandi Rischi di un paese che si definisce tra i primo otto del mondo in una riunione proprio sul posto a soli 5 giorni dal disastro e di fronte al rischio concreto sempre più incalzante ed allo stupore altrettanto crescente che mostrano tutti i membri che vi partecipano, non abbia terminato la riunione stessa con un protocollo preciso, motivato e dettagliato sul livello di allerta da dare alla popolazione e su tutte le azioni di natura preventiva del caso ma si sia limitata ad una attesa degli eventi che somiglia tanto al classico “tiriamo a campare” che è inammissibile per scienziati degni di questo nome.
Questi signori, intanto, sono i primi ad avere la loro piccola ma sostanziosa parte di colpa ed i nomi e cognomi compaiono in bella vista sul verbale riportato dall’Espresso.
Se non altro hanno ampiamente dimostrato di essere assolutamente inutili all’interno della commissione Grandi Rischi e se si smette di pagarli almeno risparmiamo i soldi (..lancio una “quest” per chi sapesse quantificare il compenso di questi signori).

A riprova di quanto appena detto una notizia AGI intorno alle 23.00 del 22 aprile 2009.
Terremoto: commissione Prot.Civile per prevederli
L'Italia tenterà di approfondire gli studi per prevedere e prevenire i terremoti. L'articolo 6 dell'ordinanza del Presidente del Consiglio, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, stabilisce che la Protezione Civile provvede a costituire una “commissione internazionale, composta da esperti di comprovata ed elevata professionalità in materia”. Lo scopo sarà quello di elaborare “linee guida per il futuro nell'ambito delle attività di previsione e prevenzione”. Gli oneri di funzionamento saranno a carico della Protezione Civile.


Questa è la confessione che non hanno mai avuto idea di cosa fare in caso di terremoti e chiedono aiuto agli altri, mentre nell’atto istitutivo della Protezione Civile c’è scritto che loro, e solo loro, sanno cosa fare. Le responsabilità si allargano, ma restano sempre tutte firmate.


Massimo Tozzi

mercoledì 22 aprile 2009

Ilarità

Dopo un post così serio e compendioso, offro un po' di simpatica ilarità riproponendo il vecchio gioco delle pubblicità elettorali manipolate.
Non è certo una novità, però questo merita davvero


Ma torniamo a intristirci:
 Ma la responsabilità della situazione disastrosa del PD chi la paga? 
Paga Veltroni e vince D'Alema? 
Certo non è questo il punto.
E' necessario che dagli errori si traggano lezioni, 
questa è la responsabilità che ci si deve assumere. 

Partiamo da una semplice evidenza: 
correre appresso ai voti del centro 
pestando i coglioni a sinistra 
si è dimostrata una clamorosa cazzata. 

Qualcuno si prende la responsabilità di ricredersi?

Non mi pare, e questa per me è la ragione principale dei nostri mali

lunedì 20 aprile 2009

Terremoto, una proposta perché qualcuno si assuma la responsabilità (penale e fiscale) del disastro e della ricostruzione


Non sono certamente il solo, che di mestiere fa il ricercatore, ad avere dei serissimi dubbi sulla tragedia immane che si è abbattuta sulla città di L’Aquila e dintorni; dubbi dettati solamente dai fatti e da un approccio scientifico ai problemi (per curiosità il seguente link fornisce pareri molto più esperti del mio).
http://cattaneo-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/04/17/terremoti-scienza-e-dita-incrociate/
Questa, comunque, è la mia ricostruzione basata semplicemente sugli elementi ormai da tutti condivisi. Inoltre, da statistico ed economista per mestiere, riporto una proposta anche sull’aspetto del reperimento delle risorse per la ricostruzione.
1


Di Massimo Tozzi – ricercatore stastistico-economico